Il candidato orbita attorno a un pianeta che circonda una stella simile al sole a circa 5.700 anni luce dalla Terra
L’esoluna Kepler 1708 bi (sfera verde-blu in questa illustrazione) circonda un esopianeta delle dimensioni di Giove che a sua volta orbita attorno a una stella simile al sole a circa 5.700 anni luce dalla Terra.
Alcuni degli stessi ricercatori che hanno trovato la prima presunta esoluna ora dicono di averne trovata un’altra.
Soprannominato Keplero 1708 bi, il satellite ha un raggio di circa 2,6 volte quello della Terra e circonda un esopianeta delle dimensioni di Giove che orbita attorno alla sua stella madre circa una volta ogni due anni terrestri, il team riferisce che il 13 gennaio in Astronomia della natura. Quella stella simile al sole si trova a circa 5.700 anni luce dalla Terra.
Per trovare questa pepita, il team ha selezionato un database di oltre 4.000 esopianeti rilevati dal telescopio spaziale Kepler della NASA, ora in pensione. Poiché è più probabile che i grandi pianeti che orbitano lontano dalla loro stella madre abbiano lune abbastanza grandi da essere rilevati, il team si è concentrato su un sottoinsieme di 70 esopianeti.
Ciascuno di questi pianeti è grande tra la metà e il doppio di Giove. O impiegano tutti più di 400 giorni terrestri per orbitare attorno alla loro stella o hanno una temperatura superficiale media stimata inferiore a 300 kelvin (circa 27° Celsius), leggermente superiore a quella della Terra.
Dopo ulteriori screening, incluso il lancio di esopianeti che non hanno orbite quasi circolari (che statisticamente hanno meno probabilità di ospitare lune), il team ha identificato un forte candidato per un’esoluna. Come il suo pianeta ospite, ha causato un’attenuazione rilevabile della luce della stella madre quando si muoveva attraverso la faccia della stella.
La scoperta della prima possibile luna lunare, soprannominata Keplero 1625 b, ha dovuto affrontare molto scetticismo (SN: 30/04/19). Entrambe le esolune proposte devono essere confermate da ulteriori osservazioni da parte di altri strumenti, come il telescopio spaziale James Webb lanciato di recente, osserva il team (SN: 6/10/21).
Ma nuove osservazioni dovranno attendere: il nuovo candidato per l’esule lunare e il suo pianeta non passeranno di nuovo davanti alla stella madre fino al 24 marzo 2023, calcolano i ricercatori.